Indigniamoci per la guerra in Ucraina ma non per gli italiani in difficoltà.
Va bene, anzi benissimo, essere indignati per la guerra in Ucraina, che danneggia tutto il mondo e l’Italia in particolare.
Va bene manifestare contro la guerra e contro tutte le conseguenze che ne deriveranno.
Vanno bene i provvedimenti che il nostro Governo ha avviato o intende avviare per l’accoglimento dei profughi ucraini.
È andato bene l’accoglimento dei profughi che scappano da quei paesi africani dove non c’è nessuna guerra in atto (guarda caso tutti giovani e pochi anziani).
Va bene ciò che la grande stampa vuole propinarci.
Ma ora mi chiedo e chiedo ai nostri lettori e ai grandi media nazionali:
- Perché nessuno parla dei problemi interni degli italiani?
- Perché nessuno parla degli aumenti indiscriminati dei prezzi?
- Perché nessun organo preposto al controllo effettua i controlli?
- Perché i nostri governi precedenti e l’attuale non hanno provveduto ad eliminare le accise sulla benzina al fine di ridurre il prezzo al distributore?
- Perché l’Italia è l’unico stato europeo in stato di emergenza?
- Perché l’Italia ha fornito e fornisce armi all’Ucraina?
- Perché la NATO consuma tanti soldi senza essere di nessun supporto logistico?
Quando ci sarà una risposta e soprattutto una soluzione a questi problemi?
Anche se ora è giusto occuparsi della crisi Russia-Ucraina, si tornerà sugli argomenti indicati per dare una giusta e corretta informazione senza essere condizionati da nessuno?
Invito i colleghi dei media locali, regionali e nazionali a dare le giuste informazioni al fine di non confondere gli italiani.
Antonio Peragine
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