di Giorgio Brignola
I giorni per il rinnovo del Parlamento Europeo si avvicinano. Si voterà tra il 23 e il 26 maggio. Questo organismo monocamerale sarà composto da 750 membri, con un Presidente e quattordici Vicepresidenti. Dopo la proclamazione degli eletti, nel prossimo maggio si aprirà la IX Legislatura UE.
Forse, sarà la legislatura più complessa dal varo dell’Unione Europea. Fare previsioni sui risultati elettorali potrebbe distorcere la percezione della nostra Europa stellata. Solo dopo i risultati ufficiali delle urne cercheremo di offrire una personale interpretazione dell’esito politico, che potrebbe riservare delle sorprese, non necessariamente apprezzate.
Un contesto europeo in evoluzione
Il Vecchio Continente sta attraversando un periodo di evoluzione complesso e carico di incertezze, sia politiche che economiche. Anche la posizione dell’Italia risulta eterogenea, con un quadro politico interno che inevitabilmente influirà sugli equilibri europei.
Le previsioni e le riflessioni sui possibili scenari già occupano la stampa nazionale e internazionale. Tuttavia, preferiamo evitare valutazioni premature che potrebbero essere smentite dai fatti reali.
L’Italia e le elezioni europee
È certo che i partiti italiani in corsa saranno numerosi, forse più che in passato. Dietro i loro simboli ci saranno programmi e candidati, con visioni differenti sul futuro dell’Europa.
Di una cosa, però, possiamo essere certi: la politica comunitaria sarà influenzata anche da eventi extraeuropei, che al momento non possiamo prevedere con certezza.
Uno sguardo al futuro
A giugno, con la convalida dei risultati elettorali, cercheremo di offrire ai lettori, dentro e fuori i confini nazionali, un’analisi sugli accordi politici che definiranno la guida dell’Unione Europea nei prossimi anni.