La voglia di cambiare

di Gior­gio Brig­no­la

Dei Con­nazion­ali all’estero ci si ram­men­ta quan­do la “con­ta” del voto politi­co tor­na a essere apprez­z­abile. La “Cir­co­scrizione Estero” è una realtà inidonea a una vita pro­pria; res­ta cos­ti­tui­ta da Par­la­men­tari impeg­nati nei par­ti­ti nazion­ali. Ciò che è evi­dente, se si escludono i “fuochi di paglia” che non abbagliano più nes­suno, è il con­trasto delle forze politiche nazion­ali nei con­fron­ti dei Con­nazion­ali d’oltre con­fine.

Ora, però, i con­ti non tor­nano più. Il loro “peso” nelle deci­sioni nazion­ali con­tin­ua a con­tare meno di quel­lo che vale. Eppure, gli ital­iani nel mon­do, da stime attendibili, sono mil­ioni. In altri ter­mi­ni, rap­p­re­sen­tano un cospic­uo numero di voti che, se fos­sero mes­si nell’oggettiva con­dizione di pot­er rap­p­re­sentare un loro par­ti­to autonomo, influirebbe sul­la gov­ern­abil­ità nazionale.

Le “com­pli­cazioni”, sem­mai, sono i nos­tri politi­ci a porse­le. Che manchi, effet­ti­va­mente, la dis­po­sizione a cam­biare si ril­e­va dal­la man­can­za di una reale autono­mia polit­i­ca dei nos­tri Con­nazion­ali all’estero. Eppure, non manchereb­bero le pre­messe per delle regole che armo­nizzi­no con la con­dizione d’italiano ”altrove”. Ben ce ne siamo reso con­to in questo nos­tro impeg­no cor­re­la­to alla realtà dei con­nazion­ali nel mon­do. Per­ché, almeno per noi, non esiste una net­ta spar­tizione tra loro dirit­ti e doveri in Patria.

La nos­tra Emi­grazione potrebbe rap­p­re­sentare un arric­chi­men­to alla democrazia nazionale e non solo, come anco­ra accade, un insieme di numeri da porre in gio­co quan­do può fare como­do. Il nos­tro Potere Leg­isla­ti­vo dovrebbe por­si il prob­le­ma.

Insom­ma, man­cano anco­ra seg­nali con­creti per cam­biare le “regole” del voto politi­co. Restano realtà da risco­prire. Diverse visioni da con­di­videre. I nos­tri Emi­grati, che fan­no parte del Popo­lo ital­iano, non inten­dono essere per­den­ti per volon­tà altrui. La voglia di cam­biare c’è. Ne abbi­amo pre­so atto.

 

 

 

La voglia di cam­biare
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