Radici, un progetto per l’Italia nel mondo e per il mondo in Italia

Emigrati, 2018: fuga dall’Italia

In un anno via in 285mila: siamo tor­nati ai liv­el­li record degli Anni ’50

Nuo­va emi­grazione

Sec­on­do le elab­o­razioni Idos, le cifre sono più del doppio di quelle uffi­ciali.

Se la cosid­det­ta “emer­gen­za immi­grazione”, con i suoi dram­mi umani e le sue polemiche politiche, occu­pa le prime pagine dei gior­nali e le aper­ture dei Tg, c’è un altro fenom­e­no migra­to­rio in Italia più con­sis­tente ma più trascu­ra­to: l’emigrazione degli ital­iani.

Sec­on­do i dati elab­o­rati dal cen­tro stu­di Idos (orga­niz­zazione indipen­dente spon­soriz­za­ta tra gli altri da Unar, Car­i­tas e Chiesa Valdese), nel 2017 se ne sono andati dall’Italia cir­ca 285 mila cit­ta­di­ni.

È una cifra che si avvic­i­na al record di emi­grazione del Dopoguer­ra, quel­lo degli anni ‘50, quan­do a las­cia­re il Paese era­no in media 294 mila ital­iani l’anno.

Dati e sta­tis­tiche

  • L’Italia è tor­na­ta ai pri­mi posti nel mon­do per emi­grati
  • Otta­vo pos­to glob­ale, tra il Mes­si­co e il Viet­nam
  • Il 50% in più di emi­grazione negli ulti­mi 10 anni
  • Prin­ci­pali des­ti­nazioni:
  • Ger­ma­nia
  • Gran Bre­tagna
  • Pro­fili degli emi­grati:
  • Un ter­zo sono lau­re­ati
  • Molti trovano impiego in set­tori poco qual­i­fi­cati

Dichiarazioni istituzionali

“Nel con­fron­to pub­bli­co degli ulti­mi mesi si è par­la­to tan­to di immi­grazione e mai dell’emigrazione dei gio­vani, del vero e pro­prio youth drain cui siamo sogget­ti.”

— Tito Boeri, Pres­i­dente dell’INPS

Sto­ria dell’emigrazione ital­iana

Dall’800 ai giorni nostri

L’Italia è oggi il sog­no di molti immi­grati, ma in pas­sato non è sta­to così. Gli ital­iani sono sta­ti pro­tag­o­nisti di alcu­ni dei più gran­di flus­si migra­tori del­la sto­ria tra Otto­cen­to e Nove­cen­to.

Prin­ci­pali ondate migra­to­rie

  1. Pri­ma fase (XIX sec­o­lo — inizio XX sec­o­lo)
  • Des­ti­nazioni: Fran­cia, Svizzera, Ger­ma­nia
  • Oltre­o­ceano: Brasile, Argenti­na
  1. Sec­on­da fase (1890–1920) – “New Migra­tion”
  • Des­ti­nazione prin­ci­pale: Sta­ti Uni­ti
  • Moti­vo: cresci­ta eco­nom­i­ca statu­nitense
  1. Dopo la Sec­on­da Guer­ra Mon­di­ale (dal 1945)
  • Des­ti­nazioni: Bel­gio, Ger­ma­nia, Svizzera
  • Set­tori lavo­ra­tivi: indus­trie metalmec­ca­niche

RADICI: IL PROGETTO RADICI

Il nos­tro prog­et­to mira a pro­muo­vere l’unione dei con­nazion­ali con la ter­ra d’origine. Col­la­bo­ri­amo con:

  • Asso­ci­azione degli Ital­iani nel Mon­do (ANIM) – Sito uffi­ciale
  • Gior­nale online “RADICI” – prog­et­to-radi­ci

Obi­et­tivi del prog­et­to:

✅ Pro­muo­vere il pat­ri­mo­nio stori­co e cul­tur­ale lega­to all’emigrazione ital­iana

✅ Orga­niz­zare itin­er­ari e per­cor­si tur­is­ti­ci nei luoghi di orig­ine

✅ Risco­prire le radi­ci ital­iane attra­ver­so tradizioni, sto­ria ed enogas­trono­mia

✅ Offrire oppor­tu­nità di inves­ti­men­to e col­lab­o­razione con aziende ital­iane

📩 Con­tat­ti: redazione@progetto-radici.it

 

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