Basilicata al centro del Premio Mondi Lucani

Basilicata al centro del Premio Mondi Lucani, Sezione Radici 2025. Nel cuore di Manhattan la Basilicata e’ protagonista

La Basil­i­ca­ta anco­ra una vol­ta pro­tag­o­nista a Man­hat­tan nel­la pres­ti­giosa sede del­la Colum­bus Cit­i­zens Foun­da­tion di New York.

La regione del Sud Italia rispec­chia cosa sig­ni­fichi un legame vivo con le pro­prie radi­ci. Essere lon­tano dal­la pro­pria ter­ra non sig­nifi­ca aver dimen­ti­ca­to. Anzi, puo’ trasfor­mar­si in un ruo­lo di ambas­ci­a­tore del­la pro­pria lin­gua, del­la pro­pria cul­tura. E quale miglior sis­tema che usare le arti. L’ar­ti­giana­to del Sud Italia e’ famosoin tut­to il mon­do, e lo e’ gra­zie a quelle per­sone che man­ten­gono vive le tradizioni. Ma leg­giamo cosa riferisce l’a­gen­zia aise in propos­i­to.

NEW YORK\ aise\ — Per una sera, la Basil­i­ca­ta è tor­na­ta a rac­con­tar­si nel cuore di Man­hat­tan. Nel­la pres­ti­giosa sede del­la Colum­bus Cit­i­zens Foun­da­tion New York, si è tenu­ta la terza edi­zione di “Basil­i­ca­ta: a Won­der­ful Land”, accom­pa­g­na­ta dal­la cer­i­mo­nia del Pre­mio Mon­di Lucani – Sezione Radi­ci 2025. Un even­to che, anno dopo anno, si con­fer­ma come un ponte vivo tra la Luca­nia e i suoi figli nel mon­do, un’occasione per far conoscere iden­tità, tradizioni e tal­en­ti di una ter­ra capace di emozionare.

Orga­niz­za­ta dall’Associazione Mon­di Lucani ETS, la ser­a­ta ha uni­to cul­tura, arte e gas­trono­mia in un rac­con­to corale ded­i­ca­to al val­ore delle radi­ci.

L’evento si è aper­to con “Basil­i­ca­ta on Screen”, una rasseg­na di immag­i­ni e video evoca­tivi che han­no mostra­to il volto aut­en­ti­co del­la regione: i pae­sag­gi dei borghi, la forza dei mestieri antichi, la cre­ativ­ità dei suoi arti­giani.

Subito dopo si è tenu­ta la cer­i­mo­nia di con­seg­na del Pre­mio Mon­di Lucani – Sezione Radi­ci 2025, asseg­na­to ad Ange­lo Vivo­lo, impren­di­tore e filantropo italoamer­i­cano, pun­to di rifer­i­men­to per la pro­mozione del­la cul­tura ital­iana negli Sta­ti Uni­ti. Il riconosci­men­to cel­e­bra col­oro che, pur viven­do lon­tano, man­ten­gono vivo il legame con le orig­i­ni, diven­tan­do ambas­ci­a­tori del­la pro­pria ter­ra nel mon­do.
Uno dei momen­ti più apprez­za­ti del pro­gram­ma è sta­to “L’Arte del Saper Fare”, un lab­o­ra­to­rio dal vivo che ha por­ta­to a New York l’essenza dell’artigianato lucano.

Il pub­bli­co ha potu­to assis­tere al lavoro dei maestri e delle maestre arti­giane: Pao­la Buttiglione con l’alta sar­to­ria su misura; Nico­la Grazia­dio con l’eleganza del tabar­ro; Gian­fran­co Mon­tano con le sue scarpe real­iz­zate a mano; Clau­dia Nodari con l’arte dell’affresco; e Margheri­ta Ser­ra con la lavo­razione del mar­mo. Cinque sto­rie, cinque mani che rac­con­tano una Basil­i­ca­ta fat­ta di bellez­za, pre­ci­sione e tradizione.

La ser­a­ta si è con­clusa con “Taste of Basil­i­ca­ta”, un per­cor­so sen­so­ri­ale tra vini e prodot­ti tipi­ci: dal peper­one crus­co ai for­mag­gi, dai salu­mi ai prodot­ti da forno, per un viag­gio nei sapori che cus­todis­cono la memo­ria e l’identità del­la regione.
Tra le novità dell’edizione 2025, la col­lab­o­razione con CNA Mat­era e Coldiret­ti Basil­i­ca­ta, a tes­ti­mo­ni­an­za di una cres­cente sin­er­gia tra arti­giana­to, ter­ri­to­rio e pro­ces­si di inter­nazion­al­iz­zazione.

“Ogni edi­zione è un tas­sel­lo in più nel­la costruzione di una rete di relazioni che fa crescere la Basil­i­ca­ta, unen­do com­pe­ten­ze, espe­rien­ze e orgoglio d’appartenenza”, ha det­to la pres­i­dente di Mon­di Lucani, Maria Andri­ul­li. “A New York abbi­amo volu­to mostrare una regione che sa essere mod­er­na, aper­ta e pro­tag­o­nista”.

La part­ner­ship tra Mon­di Lucani ETS e la Colum­bus Cit­i­zens Foun­da­tion è sostenu­ta da un pro­to­col­lo d’intesa volto a raf­forzare i lega­mi tra la Basil­i­ca­ta e le comu­nità lucane e ital­iane oltre­o­ceano.

“Quan­do ho rice­vu­to il Pre­mio Mon­di Lucani nel 2019 ho promes­so a me stes­so che avrei dato con­cretez­za al val­ore del­la “resti­tuzione” che con­trad­dis­tingue questo riconosci­men­to”, ha dichiara­to Roc­co A. Car­riero. “Cre­do forte­mente che chi ha avu­to la for­tu­na di real­iz­zarsi altrove abbia anche la respon­s­abil­ità di resti­tuire alla pro­pria ter­ra ciò che ha rice­vu­to in ter­mi­ni di val­ori, cul­tura e iden­tità”, ha aggiun­to. “È con questo spir­i­to che ho con­tribuito alla costruzione delle relazioni che han­no reso pos­si­bile questo even­to, per­ché la Basil­i­ca­ta meri­ta di essere conosci­u­ta, apprez­za­ta e rac­con­ta­ta nel mon­do”, ha con­clu­so Car­riero.

A New York, per una sera, la Basil­i­ca­ta si è mostra­ta in tut­ta la sua ric­chez­za e aut­en­tic­ità: una ter­ra capace di unire pas­sato e futuro, tradizione e inno­vazione, in un dial­o­go che attra­ver­sa oceani e gen­era nuove con­nes­sioni.

Questo mostra come l’im­peg­no asso­cia­ti­vo e l’in­ter­esse costante pos­sano arrivare a risul­tati eccel­len­ti. I pre­mi con­fer­mano la valid­ità del­l’in­ten­to, cioe’ la con­nes­sione con chi res­ta maanche con chi, per motivi vari, e’ anda­to via allun­gan­do sem­plice­mente le pro­prie radi­ci.

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