In Italia la poltrona di premier brucia: servono pompieri non piromani

Su inter­net ho trova­to questo “geniale” com­men­to ind­i­riz­za­to alla Pre­mier Mel­oni:
È un istri­one che sa par­lare alla pan­cia del popoli­no. Dici­amo che sarebbe sta­ta un’ot­ti­ma televen­ditrice di padelle.”
L’au­tore di questo roz­zo com­men­to, avrà esauri­to pre­co­ce­mente i neu­roni, per­ché ha squal­i­fi­ca­to l’at­tuale Pre­mier e il “popoli­no” tut­to pan­cia e niente cervel­lo che l’ha vota­ta; sen­za far­ci sapere a quale esem­pio di inesistente buon gov­er­no fem­minile ital­iano l’ha parag­o­na­ta, pos­to che in Europa solo la Thatch­er ha las­ci­a­to il seg­no.
Per non scadere nel ridi­co­lo, avrebbe dovu­to chieder­si; in otto decen­ni quan­ti pre­mier ital­iani han­no avu­to il potere di fare meglio del­la Mel­oni e lo han­no usato? E quan­ti han­no dovu­to pren­dere atto che l’I­talia è una colo­nia straniera al servizio delle gran­di poten­ze mon­di­ali; e con qualche “amichev­ole” ingeren­za anche di Ger­ma­nia, Fran­cia e Inghilter­ra?
 
Aldo Moro è sta­to il pri­mo e l’u­ni­co pre­mier ital­iano che si è rifi­u­ta­to di fare da agente di com­mer­cio degli stranieri che han­no col­o­niz­za­to l’I­talia. Ma questo lus­so lo ha paga­to caro e di tas­ca pro­pria.
Per­ciò bas­ta guardare la sto­ria dei prece­den­ti Pre­mier ital­iani per capire se la Mel­oni ha o non ha il POTERE di fare la polit­i­ca che serve all’I­talia. Per­ché vol­ere un super gov­er­nante autonomo, nel­l’I­talia col­o­niz­za­ta e indeb­i­ta­ta fino alle orec­chie, è come vol­ere la moglie ubri­a­ca e la botte piena.
 
Mon­ti, Draghi e Con­te, tre mostri sac­ri del­la cul­tura, han­no pre­ce­du­to la Mel­oni a Palaz­zo Chi­gi. Chi ha rice­vu­to lin­got­ti alzi la mano. A me sono arrivate solo tasse da pagare, e una doppia infilza­ta di vac­ci­no covid, gratis.
Pri­ma del­la attuale XIX leg­is­latu­ra, alle prece­den­ti 18 si sono alter­nati a Palaz­zo Chi­gi 73 pre­mier maschi. E ci vuole solo cor­ag­gio a con­sid­er­are Demo­c­ra­t­i­ca una sim­i­le mostru­osità.
Pro­di, due volte Pre­mier, è rius­ci­to a rimanere in sel­la per tut­ta la quindices­i­ma mini­leg­is­latu­ra, 21 mesi, e i mira­coli li ha fat­ti più da esat­tore, che da sem­i­na­tore di PIL
Nelle altre leg­is­la­ture si sono alter­nati a Palaz­zo Chi­gi, da due a sei “gov­er nati”  per ogni leg­is­latu­ra. Il tem­po di montare a cav­al­lo, scon­tentare qualche potente vero e finire dis­ar­cionati o scal­ciati.
La Mel­oni non pote­va, non può e non potrà mai fare meglio. “Al gov­er­no ital­iano han­no ruba­to il volante, si gov­er­na da passeg­geri gui­dati non da autisti guida­tori”, disse Berlus­coni, al suo pri­mo ingres­so da pre­mier a Palaz­zo Chi­gi.
Se in Italia il buon sen­so non fos­se una mer­ce introv­abile aiutereb­bero la Mel­oni a non sbagliare e a non cadere; invece la costringono a soll­e­vare il fon­doschiena da quel­la poltrona maschile, tal­mente rovente, che trat­tar­la con il lan­ci­afi­amme del­la crit­i­ca miope, o peg­gio estor­si­va è un crim­ine con­tro l’I­talia e gli ital­iani.
L’at­tuale politi­co più autorev­ole del mon­do, il Super Trump, che vor­reb­bero can­dida­to al Nobel per la pace, non era sta­to anco­ra rielet­to, quan­do promise pace ful­mi­nante in Ucraina. Ma ha dovu­to sterzare ver­so la Palesti­na ed ha imp­ie­ga­to 10 mesi per procu­rar­si dai poten­ti del mon­do, il per­me­s­so a fer­mare il geno­cidio. Ora però aspet­ti­amo di vedere se i frut­ti del­l’al­bero del­la pace di Trump  mat­u­ra­no o mar­cis­cono.
 
Riguar­do a l’U­craina Trump disse, il tem­po di arrivare alla Casa Bian­ca, una tele­fona­ta all’am­i­co Putin e scop­pierà la pace. Fos­se sta­ta la Mel­oni artefice di una così evi­dente “impoten­za polit­i­ca”, le avreb­bero con­siglia­to di andare a vendere casal­inghi usati al mer­ca­to rionale delle pul­ci.
Come dire che tut­ti i gov­er­nan­ti delle attuali democra­zie, pic­cole, medie e gran­di, nere e rosse, destre e sin­istre, dan­no ordi­ni ai sot­to­posti nazion­ali, ma sono impo­ten­ti ese­cu­tori di ordi­ni supe­ri­ori, che tut­ti i pre­mier ricevono  dal poten­tis­si­mo mon­do cul­tur­ale, indus­tri­ale e finanziario.
La polit­i­ca esegue, ma impe­den­do alla gente di capire che non esiste più il denaro al servizio del­l’uo­mo, c’è solo l’uo­mo asservi­to al potere finanziario glob­al­iz­za­to sen­za via di scam­po. La polit­i­ca del bene comune è come se fos­se sta­ta vieta­ta per legge a tut­ti i gov­er­nan­ti gov­er­nati del mon­do.
 
Da mez­zo sec­o­lo e pas­sa, i Machi­avel­li del­la cul­tura han­no strap­pa­to alla polit­i­ca l’ar­ma del potere, spo­stan­do il loro fon­da­men­tale sosteg­no sci­en­tifi­co ver­so il mon­do eco­nom­i­co e finanziario, ver­so i padroni del denaro, padroni di fat­to del­l’u­man­ità e del piane­ta. 
 
E ai gov­er­nan­ti di dirit­to, dis­ar­mati finanziari­a­mente, (con le tasche bucate) res­ta solo il potere sen­za man­i­co di gov­er­nati di fat­to, la lama affi­la­ta del deb­ito pub­bli­co cres­cente, del­la pro­dut­tiv­ità calante e del carovi­ta che ormai si man­gia vivi popoli e Sta­ti. 
 
La Pre­mier Mel­oni sta dimostran­do di saper usare con grande astuzia fem­minile, anche la lama del potere, il “potere sen­za potere”. 
Se qualche don­na pen­sa di saper fare meglio si can­di­di: per­ché nelle 18 leg­is­la­ture prece­den­ti, 73 pre­mier maschi han­no già regala­to agli ital­iani, in fat­to di istruzione infor­mazione e San­ità, “mira­coli” inim­mag­in­abili sui quali è meglio sten­dere un velo pietoso.
Fran­co Luceri
foto 9 col
In Italia la poltrona di pre­mier bru­cia: ser­vono pom­pieri non piro­mani
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